In bicicletta al tempio di Murō-ji


Questo antico tempio risale al tardo periodo Nara (fine VIII secolo) e si trova tra il monte Murō e la sua gola incorniciata da un fitto bosco, che custodisce, al suo interno, la sala Kondo (Kanjo-do) e la Pagoda a cinque piani (inserite nel Tesoro nazionale del Giappone). Viene anche chiamato “Kōya delle donne”. Un chilometro a est del tempio sorge il santuario Murō Ryūketsu che custodisce il Dio drago. Fin dagli albori del periodo Heian (tardo VIII secolo), il tempio di Murō-ji è stato chiamato anche tempio del Dio drago.


Breve storia del tempio di Murō-ji

La zona chiamata “Murō”, circondata da alte montagne e valli profonde, si è formata nell’era preistorica a causa dell’attività vulcanica, e oggi si trova al centro dell’area vulcanica di Murō, nella prefettura di Nara. A causa della sua atmosfera solenne, nei tempi antichi era considerata un luogo sacro alle divinità. Durante il tardo periodo Nara (fine VIII secolo), quando il principe Yamanobe (ultimo imperatore Kammu, 737-806) era ammalato, la zona di Murō fu scelta per lo svolgimento di un rituale religioso in cui si pregava per la sua guarigione.

Il rituale venne celebrato da cinque alti sacerdoti, tra cui Kenkei, del tempio Kōfuku-ji, e si rivelò efficace, tanto che il principe riuscì a riprendersi dalla malattia. L’imperatore, felice della sua guarigione, diede ordine di erigere sul posto un tempio aperto all’intera nazione. Il discepolo di Kenkei, Shuen (771-835), fu incaricato della sua costruzione e così nacque il tempio di Murō-ji. Il sacerdote Shuen è passato alla storia come uno dei principali maestri buddisti dell’epoca, insieme ad altri due religiosi, Saichō e Kūkai.

Da allora, il tempio di Murō-ji ha contribuito allo sviluppo della cultura buddista in Giappone, in quanto ha ospitato tutte le sette, tra cui quelle esoteriche di Shingon e Tendai, e la setta Hossō.

Il tempio è anche noto per la grande quantità di splendide opere buddiste risalenti agli albori del periodo Heian (IX secolo). Inoltre, a causa dei ruscelli montani di acqua purissima che sgorgano nella zona, si crede che in quest’area vivesse il Re drago (un semidio, guardiano del buddismo). Il “drago” è una creatura simile a un serpente, dotato secondo la tradizione del potere soprannaturale di formare le nuvole e far piovere a suo piacimento. Pertanto, in caso di siccità, spesso si facevano preghiere rituali per la pioggia. Un’altra caratteristica del tempio di Murō-ji è che non era aperto solamente agli uomini, ma anche alle donne, mentre gli altri templi del buddismo esoterico giapponese in genere erano vietati a queste ultime.

Quindi, se da un lato il quartier generale del buddismo esoterico Shingon sul monte Kōya era severamente interdetto alle donne, il tempio di Murō-ji è stato spesso definito il “Kōya delle donne”. Grazie a questa politica di apertura, ha ottenuto il sostegno di molti devoti buddisti.

Mappa in 3D del percorso ciclistico da villa Sasayuri-ann al tempio di Murō-ji


---Da villa Sasayuri-ann al tempio di Murō-ji---
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Percorso A (linea rossa) Bella strada di campagna con curve dolci.
Percorso B (linea azzurra) Strada di montagna pressoché dritta e liscia, chiamata “Yamanami”, su cui è possibile andare veloci.

Disponiamo di 4 bici da strada Giant Escape RX 3 per gli ospiti.
Nota: il noleggio è gratuito, ma viene richiesta una cauzione di 10.000 yen che sarà restituita se la bicicletta verrà riconsegnata senza danni importanti.

Il viale di accesso
La collina di Yoroi-zaka e la sala Kondo
Sala Kondo :  si trova in alto e la facciata (sala Raido) è sostenuta da lunghi pali che sbucano dal pendio (architettura kakezukuri). La sala misura 5x5 ken (ken è un termine architettonico che indica il numero di colonne che possono essere inserite in mezzo a due colonne poste a una certa distanza), il Ken Shodo (o Naijin, un santuario interno) ne misura 5x4 e il Ken Raido (sala adibita al culto, in facciata) 5x1. Il tetto è del tipo yosemune-zukuri (cioè spiovente) ed è coperto di tegole; il magobisashi (corridoio) è in stile nagare con copertura sugaruhafu.
La pagoda a cinque piani fu eretta all’incirca nell’anno 800 e le parti in legno furono dipinte di rosso. È la seconda pagoda più antica tra quelle a cinque piani di legno poste all’aperto, subito dopo la pagoda del tempio di Hōryū-ji, nonché la più piccola della sua categoria tra quelle inserite fra i Tesori nazionale del Giappone e fra le Importanti proprietà culturali del paese. È alta poco più di 16 metri, ossia circa un terzo della pagoda a cinque piani del tempio di Kōfuku-ji, e il primo piano misura 2,5 metri per lato.